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L’isola di Sant’Erasmo è una delle tappe obbligate per chi viene a visitare Venezia o per chi decide di attraccare  nei pressi di Lio Grando.

La sua particolare posizione insulare e la natura fertile dei terreni ne hanno fatto un esemplare luogo a carattere agrario-lagunare molto importate.

Alla fine del Cinquecento Francesco Sansovino dedicò nella sua opera Venetia, città nobilissima et singolare, una descrizione di Sant’Erasmo come a un’isola ricca di orti e vigneti che riforniva “alla città copia di herbaggi, e di frutti, in molta abbondanza e perfetti”.

Fino ad oggi l’isola ha conservato la sua identità agricola (tipiche primizie sono i carciofini) e per questo viene chiamata anche l’Orto di Venezia. Una delle varietà di carciofo è il carciofo violetto di Sant’Erasmo che si colloca tra i prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

Il carciofo si presenta tenero, carnoso, allungato, spinoso e dalle bratte violette, si coltiva nella laguna di Venezia, in particolare su quest’isola, ma anche a Mazzorbo e Lio Piccolo.

L’isola di sant’Erasmo è raggiungibile, sia da Venezia (partendo dalle Fondamente Nuove) sia da Cavallino Treporti con la linea 13 dei vaporetti Actv. Potete anche noleggiare le nostre barche per un tour all’isola di Sant’Erasmo cliccando qui

Monumenti, Feste tradizionali e Sagre paesane

Sant’Erasmo ospita riferimenti storici di vecchia data (fra il 1843 e il 1844), come la torre Massimiliana, che ha una struttura a pianta circolare eretta  sulla estrema punta meridionale dell’isola di Sant’Erasmo, sopra le fondamenta di un precedente forte francese.

La torre Massimiliana è circondata da un fossato e da un argine poligonale irregolare. La sua funzione era quella di difesa della bocca di porto di Lido. Fu voluta dall’arciduca Massimiliano d’Austria, utilizzata durante il secondo conflitto mondiale come batteria contraerea, venne occupata dalle truppe tedesche nel 1943.

Attualmente ospita mostre d’arte e di fotografia ed eventi culturali.

Durante le feste paesane, Sant’Erasmo si trasforma in un vivace borgo lagunare capace di attrarre numerosi visitatori.

La visita dell’isola prevede piacevoli passeggiate fra campi e vigne fino ad arrivare alla piazza della Chiesa dove le specialità orticole vengono offerte alla degustazione e alla vendita.

Il programma delle feste è sempre molto ricco di manifestazioni culturali, sportive e musicali. Vene riportiamo di seguito alcune:

  • Festa del mosto, la prima o seconda domenica di ottobre, si volge una apprezzata manifestazione dedicata al mosto. Si tratta in realtà di “torbolino”, vino tratto da uve bianche, non totalmente fermentato, torbido, leggermente frizzante e amabile.
  • Festa di Cristo Re, santo patrono, la prima domenica di giugno, presso la piazza del paese.
  • Befana (6 gennaio), nella quale alle cinque della sera si brucia un “berolon” (falò) eretto a pochi passi dalla piazza; si offrono ai presenti frittelle, dolcetti e vin brulé.
  • Festa del carciofo violetto, con degustazione e vendita dei prodotti locali e dimostrazioni dei diversi modi di cucinare il carciofo; si svolge nella seconda domenica di maggio presso la Torre Massimiliana.